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Nuova Immagine di Parrocchia (N.I.P.)
La comunità parrocchiale coinvolge i lontani nella fede

Parrocchia Ave Grazia Plena, Barra-Napoli

Messaggeri per incontrare
tutte le famiglie

L'esperienza di una messaggera - Un'altra messaggera
Duecento bambini annunciano la pace più veloci del fax

Da quattordici anni portiamo avanti nella nostra Parrocchia uno stile nuovo di evangelizzazione che consiste nel ricercare quella frattura tra fede e vita che nella nostra società ha toccato il cuore della Comunità credente, riducendo la forza della stessa azione pastorale che è ghettizzata sempre più nella sacrestia.

Abbiamo cercato di ricostruire quei rapporti vivi tra la gente, facendo incontrare le famiglie, le persone, i giovani..., facendo leva sui valori trasmessi che ancora esistono nella tradizione del popolo.

Le iniziative che a ritmo mensile, sono proposte alle 2400 famiglie della parrocchia, hanno la forza della convocazione e sono in grado di parlare dei valori evangelici attraverso l'esperienza vissuta. Chiaramente ogni iniziativa è preparata e fatta conoscere casa per casa attraverso un folto numero di "messaggere" cioè di persone che portano nelle case un invito, attraverso una "lettera alla famiglia", a prendere parte ad una iniziativa parrocchiale.

Dopo tanti anni il risultato è veramente interessante! Sta cambiando la mentalità della gente nei confronti della chiesa, dei preti, ... il messaggio evangelico è posto al centro della vita della Comunità e la gente "sente" di far parte di un popolo.

Più che continuare a chiacchierare pongo alla vostra attenzione alcune esperienze di "messaggere" e il racconto di un'iniziativa mensile legata alla festa del Natale.

Don Ciro Miniero
Parroco di Ave Gratia Plena
C/so Sirena, 272
80147 Barra-Napoli
081-5727735

Due esperienze personali

Da 14 anni, nella nostra Parrocchia, seguendo il progetto "Nuova Immagine di Parrocchia", è attivo un folto gruppo di messaggere, che, ogni mese, porta nelle case delle famiglie una lettera in cui primeggiala Parola del Vangelo, vi sono esperienze di persone comuni, di gruppi ed infine una convocazione agli inviti del mese. I1 lavoro di queste persone è quello di portare il messaggio evangelico a tutti indistintamente, anche a quelle persone non praticanti, nel quale ognuno può trovare la risposta ai suoi interrogativi e lo stimolo per un suo impegno.

La gente, dopo un po', ha percepito che con questi messaggi portati ogni mese, è la Parola stessa che entra nelle loro case e sempre di più aumentata la disponibilità delle persone fatte con gesti piccoli ma sentiti quali offrire un caffè, scambiare pareri, chiedere spiegazioni. La soddisfazione più grande per noi è stata constatare che moltissime di quelle porte che restavano chiuse dopo un lavoro assiduo e costante senza scoraggiamenti, si sono aperte per ricevere la lettera, molte di quelle persone che non frequentavano la chiesa nemmeno per la Messa domenicale ora si sono inserite in qualche attività di gruppo o servizio parrocchiale.

Anch'io, prima di essere parte attiva della nostra comunità andavo solo a Messa la domenica pensando che la chiesa era per i sacerdoti e per alcune persone autorevoli. Quando sono stata invitata a fare la messaggera ho provato una strana sensazione di gioia e di incredulità, mi sembrava impossibile che il Signore volesse servirsi proprio di me e soprattutto che io fossi in grado di adempiere questo servizio.

La prima volta che ho bussato ad una porta avevo il cuore in gola, poi invece mi sono resa conto che era bellissimo essere accolto con tanta gentilezza e cortesia e alla fine non ero solo io che avevo portato qualcosa a loro ma anche loro avevano dato a me qualcosa, soprattutto la fiducia in me stessa e nel mio servizio.

Olga Orefice
responsabile zonale

 

Quando mi chiesero di fare la messaggera scattò nella mia mente l'eterno interrogativo: cosa sono chiamata a fare? Cosa è giusto fare o non fare? Comunque per me esigeva e richiedeva delle risposte concrete e comportamenti in linea con la coscienza. Affidandomi con fiducia alla responsabile iniziai questo cammino. Notai che non sussisteva alcun motivo di preoccupazione se avevo fede, al contrario essa mi avvicinava ai problemi e alle speranze di chi incontravo.

Naturalmente all'inizio non potevo aspettarmi che le persone si entusiasmassero ed è logico che quanto più il contatto è vivo con le persone, tanto più il messaggio proposto poteva ottenere l'effettivo avviamento di alcuni, ma anche l'allontanamento di altri. Non e stato facile instaurare un rapporto di confidenza, comunicare esperienze, maturare la sensibilità fra la gente. Fra queste persone a cui pervengono quotidianamente numerosi messaggi e vengono offerte diverse interpretazioni della realtà, man mano è cominciato a germinare un piccolo granello di senape.

Le persone attraverso le esperienze di ciascuno di noi trovano le risposte, la fede, e l'amore cristiano. Le messaggere mettono in grado coloro che incontrano di trasfondere nella loro vita le ricchezze donate dallo Spirito.

Esposito Mena
Messaggera

 

DUECENTO BAMBINI ANNUNZIANO LA PACE
IN UN QUARTIERE DI NAPOLI
PIÙ VELOCI DEL FAX.

Lo scetticismo delle catechiste e l'entusiasmo dei genitori.

È la terza domenica di avvento, i preparativi per il Natale sono entrati nell'ultimo stadio, un Natale che sembra ormai assorbito totalmente dalla logica dei regali e della tradizione. In questo Natale ci siamo inseriti coinvolgendo le famiglie della parrocchia in un gesto semplice e spontaneo, quello del saluto. Si, un gesto di disponibilità e di apertura verso le 2400 famiglie circa, raggiunte in meno di un ora da circa 200 fanciulli vestiti da angioletti per dire a tutti: Nasce il Signore: Auguri!

Nella programmazione fatta nel mese di giugno dove con una piccola équipe si preparano le mete, le motivazioni le strategie per raggiungere gli obiettivi dell'anno, l'iniziativa di Natale sembrava realmente insolita, cioè inviare i fanciulli del catechismo debitamente accompagnati dalle messaggere e dalle catechiste a casa dei parrocchiani, vestiti da angioletti, per annunciare la nascita di Gesù. Prima resistenza: le catechiste! Sembrerà strano, ma proprio loro vedevano l'iniziativa poco realizzabile e posero una sene di difficoltà che nascondevano di fatto il timore di fare fiasco. Dopo un confronto piuttosto animato si decise di fare l'esperimento con la preoccupazione di non riuscire a coinvolgere neppure le famiglie dei fanciulli. Ma dopo l'incontro con i genitori tutto sembrò più fattibile. Fodere, nastrini, fili argentati e ali di cartone tutto da preparare in fretta e soprattutto un concorso tra i ragazzi per il disegno più bello che avrebbe costituito il logo con lo slogan per il biglietto augurale.

Finalmente la fatidica domenica. Prima della messa sembrava di respirare "aria di paradiso" con tanti fanciulli-angioletti pronti per la celebrazione domenicale già vestiti per la missione da compiere. Proprio come nelle occasioni solenni, a conclusione della celebrazione con apposito mandato, circa 200 angioletti in poco meno di un ora hanno portato in tutte le case l'annuncio di pace con un sorriso, una frase, un biglietto augurale della parrocchia. In tutte le famiglie è entrato l'invito a rinnovare i cuori e nessuno, ne persone di altre confessioni cristiane, ne atei, ne cristiani dalla fede tiepida se la sono sentiti di lasciare la loro porta chiusa.

L'entusiasmo dei fanciulli e delle loro famiglie, l'accoglienza gioiosa delle iniziative da parte della gente della parrocchia hanno permesso di far diventare questa iniziativa, vista con un certo sospetto dagli addetti ai lavori, un appuntamento annuale dove la gratuità di un gesto semplice e toccante apre il cuore ad una fraternità più profonda e coinvolgente, e dove, tra mille corse per preparare una festa sformata dal consumismo imperante, si può trovare un sorriso trasparente che apre i cuori alla gioia dell'incontro, al Natale.

Questa è una delle dieci iniziative che a scansione mensile danno la possibilità di fare incontrare la gente iniettando negli aridi solchi dell'incomunicabilità della nostra società, i "germi di Vangelo" perché fruttifichino. Senza spreco di parole, queste iniziative tendono a fare interiorizzare i valori della fede come la fraternità universale, l'amicizia, l'ascolto...per predisporre i cuori all'accoglienza della Parola di Dio e alla vita della Comunità Cristiana.

Sono già 14 anni di questo lavoro pastorale e tante sono le difficoltà incontrate, tuttavia nulla dinanzi alla disponibilità del popolo cristiano e alla trasformazione di mentalità in atto, sono poca cosa perché ci stiamo rendendo conto che in questa Comunità la chiesa recupera giorno per giorno la sua identità di popolo, di Comunità di dialogo e di comunione. Nei tanti passi compiuti, ad ogni iniziativa mensile, ad ogni responsabilità assunta per amore di Cristo e della Chiesa, ad ogni gesto di comunione e di amicizia, scopriamo che Cristo nasce 365 giorni all'anno nel cuore di questa gente, della nostra gente.


Questo modo nuovo di impostare la pastorale fa capo al
Movimento per un Mondo migliore
che da anni sviluppa in termini concreti l'ecclesiologia di comunione

Sede: via S. Saba, 9
00153 Roma
tel. 06-5743920


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Giugno 1997