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La missione di Santo Domingo
cartina Genova --> Santo Domingo

La missione genovese a Santo Domingo
(Repubblica Dominicana)

Visitare la missione

I fratelli e le sorelle della diocesi di Genova che desiderano visitare la Missione sono i benvenuti. In particolare sono benvenuti i confratelli preti, con i quali i preti presenti nella Missione condividono la fraternità nello stesso presbiterio.

Le visite alla Missione avranno il carattere che la Missione stessa ha: saranno occasioni privilegiate per scoprire il volto della Chiesa e scambiare i doni dello Spirito con altri fratelli e sorelle di altra lingua e cultura. Di per sé non si contemplano, anche se potrebbe presentarsene l'occasione, momenti di svago, di turismo a buon mercato, di visita alla città.

È importante che si possa avere un incontro personale tra visitatori e comunità locale. A tale scopo si raccomanda vivamente una conoscenza della lingua spagnola, meglio, dello spagnolo dominicano. E anche una qualche conoscenza della cultura, degli usi, della vita della gente di qui. Don Giulio Boggi, uno dei primi missionari, è da questo punto di vista disponibilissimo per una preparazione e un accompagnamento di chi si prepara a fare la visita.

I visitatori si inseriranno nella vita della Missione e delle comunità parrocchiali. In particolare parteciperanno alla vita ecclesiale, sapendo che da parte delle parrocchie vi è un desiderio vivo di entrare in contatto con i "fratelli che vengono da lontano".

Per non turbare più del necessario la vita dei preti e delle suore della missione (abbastanza carica), ai visitatori si richiede spirito di adattamento per quanto riguarda l'alimentazione (che peraltro è abbastanza simile a quella italiana), gli orari, le temperature estive, le precauzioni igieniche (per non pesare con malattie che si potrebbero evitare). È necessario essere in buon stato di salute, e portare con sé gli eventuali medicinali di cui si ha bisogno.

L'Ufficio Missionario della Diocesi di Genova farà da tramite per le visite dei gruppi laicali. Non si accettano laici singoli.

Si auspica che i gruppi di laici vengano accompagnati da un prete. In sua mancanza dovrà esservi un accompagnatore laico maturo e responsabile (a giudizio dell'Ufficio Missionario); meglio se questi già conosce la missione e la sua vita. Tale accompagnatore si incaricherà di farsi tramite tra gli ospiti e i preti e le suore della missione, e dovrà garantire e assumersi la responsabilità per le persone che accompagna.

È necessario che gli ospiti non gravino sul bilancio della missione, al quale la diocesi di Genova già dedica risorse ingenti. Non si stabilisce una quota giornaliera; ciascuno potrà contribuire secondo le sue risorse. Il telefono si intende a disposizione per i casi di necessità; nei negozi si possono reperire schede prepagate attraverso le quali possono essere effettuate chiamate all'Italia. Si auspica una partecipazione responsabile ai lavori della casa.

Asciugamani, lenzuola, e federa vengono forniti con l'ospitalità. La Missione ha a disposizione (se ce n'è bisogno) quanto necessita per le operazioni quotidiane: dentifrici e spazzolini, detersivi, sapone, lamette, ecc.

Per portare eventuale denaro è bene cambiare in dollari (contanti, non traveller's cheques).


Pagine a cura di don Paolo Benvenuto - Segnalami eventale materiale che possa essere aggiunto!


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Dicembre 1998