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S. Cristoforo M. in Urbania (Pesaro)

MISSIONE GIOVANILE

"Lo conosci Gesù?"

S. Cristoforo M. in Urbania (Pesaro) è una Parrocchia di circa 6000 abitanti, ricca di chiese e di tradizioni cristiane.

I giovani vivono i gravi problemi di oggi, dallo scadimento dei valori al triste fenomeno della droga. La Parrocchia dispone di un grande oratorio, ma l'attuazione di un progetto formativo per i giovani è appena all'inizio.

I giovani che vivono la vita parrocchiale sono diversi; ma tanti, troppi, sono quelli che preferiscono l'anonimato o si disinteressano al fatto Chiesa e alla persona di Gesù Cristo.

Si può fare qualcosa perché questi giovani riprendano in considerazione la proposta di Gesù?

Qualcosa si può. Per esempio: andare là dove vivono e annunciare loro Gesù Cristo con l'aiuto di qualche "specialista".

Ed ecco qualche nota di cronaca di una «missione giovanile», attuata in Parrocchia nella settimana dal 9 a17 marzo 1996, e animata dai Servi di Nazareth di Verona.

 

Nella parrocchia S. Cristoforo M. di Urbania alcuni giovani suggeriscono di ripetere una iniziativa di qualche anno precedente: una MISSIONE GIOVANILE, tenuta dai Padri Servi di Nazareth. L'iniziativa era stata positiva ed entusiasmante, aveva contattato tanti giovani, anche quelli "meno di Chiesa" e per diversi di loro c'era stato anche un "ritorno" alla fede.

Questa volta in più c'era il messaggio che il Papa aveva inviato ai giovani di tutto il mondo per prepararsi alla XI giornata Mondiale della Gioventù sul tema: "Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna!".

I più "caldi" nella iniziativa sono stati i giovani più adulti, ancora presi dalla precedente esperienza. Ma ad essi si sono uniti tanti altri giovani impegnati nell'Oratorio e nelle attività formative per ragazzi e giovanissimi.

 

Comincia così la fase della preparazione.

Avevamo molti interrogativi da risolvere: come iniziare la Missione? È utile la consegna del Crocifisso ai Missionari? Durante la Settimana: è possibile unirsi agli insegnanti di religione nelle scuole? Nel pomeriggio è bene che i Missionari si incontrino con i ragazzi del catechismo e vadano a parlare con giovani nei bar o per strada? Si possono fare incontri all'Oratorio o altrove per ascoltare la Parola di Dio e conversare sui problemi di vita e di religione? Come concludere la settimana? Quando fare le Confessioni? Quale altra espressione per caratterizzare la gioia di quei giorni e la festa di conclusione?

Quindici giorni prima della Settimana, con l'aiuto degli stessi giovani, dei catechisti, degli animatori ed educatori ACR, dei capi Scout, del Rinnovamento nello Spirito, si sono date risposte precise e simpatiche e si è potuto passare alla fase organizzativa.

 

Domenica 3 marzo si è potuto fare l'annuncio della Missione a tutta la comunità parrocchiale. Cosi è scritto nel foglio parrocchiale "La Squilla":

La Missione sarà condotta da alcuni Padri Servi di Nazareth di Verona, fra cui il P. Luciano, che è già stato in Urbania alcuni anni fa per una simile opera.

  1. La Missione riguarda i ragazzi e i giovani. Non se ne abbia a male nessuno e non si esigano iniziative per altre realtà. Sono oggetto di attenzione solo loro, con la loro vita e le loro problematiche e speranze.
  2. Tutti siamo chiamati a collaborare con una intensa e incessante preghiera: le Monache, i Sacerdoti, le persone consacrate, i genitori, i nonni, tutti preghiamo per questa iniziativa. Preghiere particolari si faranno nelle Messe; ogni giorno reciteremo il Rosario, prima della Messa vespertina.
  3. Tutti vogliamo farci annunciatori di questa iniziativa, in casa e fuori: a tutti, e in particolare ai giovani, facciamo sapere le iniziative di questa Settimana.
  4. I malati e gli anziani da casa offrano le loro sofferenze per la vita dei nostri giovani: la sofferenza, unita a quella di Cristo, apre la porta della salvezza, anche nei casi più difficili.

Eccoci tutti al lavoro accanto a persone care, come sono i giovani!

Il programma è molto semplice; ha però il carattere della missione, cioè dell’andare verso i giovani, al fine di chiamarli per far loro scoprire Gesù.

Ancora dal foglio Parrocchia «La Squilla»:

Don Luciano, don Angelo e don Nereo dei PP. di Nazareth (Verona) incontreranno i giovani a scuola, all’oratorio, nei bar ed anche per strada: li ascolteranno nelle loro speranze e problematiche, e parleranno loro di Gesù Cristo, figlio di Dio, uomo vero e grande amico dei giovani.

Li accoglieremo con gioia e li affideremo al Signore.

Dopo la messa vespertina di sabato 9 marzo incontreranno i giovani attorno al fuoco presso i Giardini Pubblici, e quindi faranno l‘«alzabandiera», annunciando il tema della Settimana, davanti all’Oratorio.

Domenica, nelle Messe, i Missionari daranno l’annuncio di questa Missione, accogliendo dall’Arcivescovo la consegna del Crocifisso e del Vangelo.

Nelle ore di scuola i Missionari accompagneranno gli insegnanti di religione nelle loro lezioni, per poter iniziare con i ragazzi un discorso e delle proposte. Mentre nel pomeriggio saranno «in missione» per le strade, all’Oratorio, davanti ai bar e nelle famiglie, nelle sere di lunedì, martedì e mercoledì si recheranno nei bar perché tutti i giovani si sentano cercati e chiamati.

Giovedì all’Oratorio alcuni giovani presenteranno una commedia, altri offriranno brani musicali, e i Padri annunceranno le speranze del Vangelo.

Venerdì in Duomo un momento decisivo, la Veglia Penitenziale: i giovani saranno invitati a guardarsi dentro per rimettersi in ordine e nella direzione giusta, alla luce di Gesù salvatore.

E infine sabato si potrà concludere con una Messa piena di festa e di gioia.

Per tutta la settimana i Padri saranno disponibilissimi per incontrare i giovani in qualunque momento e senza limiti di tempo.

La celebrazione della Settimana è stata vissuta come previsto, anzi, meglio del previsto, perché i Padri "ci sapevano fare" veramente, e i giovani erano ben lieti di ascoltarli. Che la festa di giovedì riuscisse, nessuno lo dubitava; però nessuno aveva previsto una partecipazione così numerosa e sentita alla Veglia penitenziale del venerdì sera.

Da ultimo, la conclusione. Sempre dal foglio Parrocchia «La Squilla»:

I carissimo don Angelo, don Luciano e don Nereo dei Servi di Nazareth sono andati nelle scuole, nei bar, per strada, hanno incontrato i giovani e li hanno ascoltati.

La missione però non è un fatto isolato o un punto di arrivo, ma una partenza: tanti giovani hanno sentito l’annuncio di Gesù e ora vorranno impegnarsi su questa strada. Ma che fare? Quali possibilità offre la Parrocchia per continuare il cammino intrapreso o ripreso in questi giorni?

  1. Ogni giovedì in Parrocchia c’è la Scuola della Parola, per approfondire il Vangelo; potrebbero i giovani fare un Centro della Parola all’Oratorio?
  2. La Messa domenicale. È necessario che i giovani si organizzino per poter animare ancora la Messa delle 11.30.
  3. Un punto di incontro: l’Oratorio, con le iniziative che si vanno prendendo per i giovani e grazie ai giovani.
  4. La Confessione. A parte gli orari soliti, soprattutto il sabato pomeriggio, penso di mettere a disposizione il venerdì sera (dalle 20.30 in poi) per accogliere le Confessioni dei giovani.

Quattro punti perché la «Scelta dei giovani» diventi ancor più concreta.


Don Piero Pellegrini
Parroco S. Cristoforo in Urbania


Pagine a cura di don Paolo Benvenuto - Segnalami eventale materiale che possa essere aggiunto!


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Giugno 1997