Home Page
Nuova Evangelizzazione
Esperienze
Diocesi
cattedral.jpg (19673 byte)

Dalla Chiesa toscana che si prepara al Giubileo una sfida di fede alla città

«Missione»
per le vie di Firenze

Ben 250 volontari per evangelizzare "porta a porta"

"Alzati e cammina" è lo slogan dell'iniziativa lanciata a Dicembre 1996.
L'arcivescovo Piovanelli:
«Incontrate tutti per aprire strade di fraternità, di solidarietà e di speranza»

«Alzati e cammina»: con questo slogan evangelico la chiesa fiorentina lancia la sua sfida alla città. Due verbi carichi di significato che caratterizzano la Missione cittadina, appuntamento diocesano di preparazione al Giubileo del 2000. «E un atto d'amore verso Gesù - ha detto il cardinale Piovanelli -, un atto di amore anche verso Firenze. D'altra parte l'annuncio del Vangelo, la missione, sono costitutivi alla funzione della chiesa stessa. È importante per la città perché si tratta di proporre contenuti che riescono ad aprire strade di fraternità, di solidarietà e speranza per il domani. Ma è un atto d'amore anche perché con la missione incontriamo gli uomini cercando di condividere la loro vita, facendo conoscere quella che è la ricchezza che per Grazia di Dio possediamo.

Questo - chiarisce l'arcivescovo - avverrà con grande rispetto della sensibilità degli altri: la missione non sarà un atto di proselitismo, saremo attenti a non offendere gli uomini e le donne che si incontrano.

Non saremo i ricchi che si rivolgono ai poveri ma con grande impegno ci apprestiamo a presentare non tanto le cose secondarie ma quelle sostanziali della nostra fede. Scopriremo la nostra identità ed il nostro volto incontrandoci con tutti».

La missione cittadina si articolerà su due livelli, come ha spiegato ieri monsignor Claudio Maniago, provicario della diocesi e coordinatore dell'attività: da una parte ci si rivolge alle comunità cristiane, dall'altra agli ambiti significativi del centro cittadino. Sono circa 250 i volontari che hanno aderito all'appello dei vari consigli pastorali. Hanno compilato un modulo, una sorta di impegnativa, chi per il "porta a porta" cominciato ieri mattina, chi per dare una mano agli incontri tematici che vedranno riuniti i bancarellai, gli universitari, le coppie, i volontari e i giovani. Venti le parrocchie coinvolte in questa prima fase: sono quelle del vicariato di San Giovanni, il vero centro storico di Firenze, il luogo più antico quindi al tempo al tempo stesso splendente e decadente della città.

Un luogo pieno di contraddizioni dove all'opulenza delle vetrine e agli strusci cittadini si contrappongono storie di solitudine e di abbandono. «Partiamo dal centro - ha detto Piovanelli - non solo perché è il cuore della città, ma perché qui alcune problematiche sono più evidenti». In questa grande vetrina commerciale, in questo calderone di razze vacanziere, vive un microcosmo dove ognuno è sconosciuto a chi gli sta di fronte. Il centro storico per la curia fiorentina è anche lo specchio della fine dei legami primari della sfaldatura di antichi rapporti. Ma non tutto è definibile secondo parametri sociologici, c'è una strada da percorrere, quartieri da risvegliare, e non è certo un caso se ci sono degli obiettivi privilegiati. Sono tre: i giovani, gli anziani e le famiglie, categorie sociali avvicinate, come del resto le altre, sotto l'imperativo del "mi interessi... a te ci tengo", come ha ribadito il cardinale: «Perché i giovani sono la nostra speranza. Gli diremo che non sono soli, come faremo per gli anziani, che sono il grande problema del centro storico. Vorremmo arrivare a conoscerli uno ad uno, a creare una mappa della solitudine. E poi le famiglie che hanno il grande merito di continuare a dare vita alla Firenze antica perché sappiano che gli siamo vicini».

Dopo le parole il lavoro che si protrarrà fino a giugno con un obiettivo che nasce dalla consapevolezza di una speranza: «E se la comunità cristiana, se Firenze - ha concluso Piovanelli - presa per mano dalla missione balzasse in piedi e si mettesse in cammino? Ecco, noi potremmo scrivere nella storia di Firenze le parole degli Atti: "Vi fu grande gioia in quella città"».

Enrico Viviano

(da Avvenire, 3/12/1996 - pag. 16)


Pagine a cura di don Paolo Benvenuto - Segnalami eventale materiale che possa essere aggiunto!


Questa pagina è sul Web da

Giugno 1997