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Parrocchia S. Francesco d'Assisi

Pegli

"Mezz'oretta con ..."

Domenica 1 Marzo 1998

Alle giovani e ai giovani della Comunità Parrocchiale

Carissimo/a,

la liturgia ci ha fatti entrare nel cammino della Quaresima. Quaranta giorni per riscoprire l’amore di Cristo per noi e perché rifiorisca il nostro amore per Cristo.

Ti propongo questo momento di pausa, di «deserto». Potrà aiutarti a non lasciar sfuggire il dono della Quaresima.

"Zaccheo, scendi subito!"

È la parola che Gesù rivolge a quell’uomo, grande peccatore, che era salito su un albero per vederlo. Il verbo sembra all’imperativo. In realtà il contesto ci fa capire che lì Gesù ama quell’uomo come nessuno lo ha amato, tanto che Zaccheo trova la forza di cambiare vita.

Ma lascia che legga con te questo brano. È quello che l’arcivescovo (ormai anche cardinale), presenta alla comunità diocesana nella Lettera che ha inviato in occasione della Quaresima.

1Gesù, entrato in Gerico, attraversava la città. 2Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, 3cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. 4Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là.

5Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». 6In fretta scese e lo accolse pieno di gioia.

7Vedendo ciò, tutti mormoravano: «E` andato ad alloggiare da un peccatore!». 8Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto».

9Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; 10il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto» (Luca 19,1–10).

Zaccheo in ricerca

La cosa bella, in questo brano di Luca, è il desiderio che Zaccheo ha di vedere Gesù. Nonostante egli sia un peccatore pubblico, e come tale guardato con occhio di giudizio da tutti i benpensanti, Zaccheo vuole entrare in contatto con il maestro di Nazareth.

Perché? Per curiosità? per religiosità autentica? per essere partecipe di un evento collettivo? Luca non lo spiega, annota solo il fatto. Il perché rimane nascosto nel cuore di Zaccheo. Al di là di quanto gli uomini pensano di lui, Zaccheo sta cercando Gesù!

Guardando a me stesso, mi viene da domandarmi: ma io, sto cercando Gesù? La quaresima è iniziata, la liturgia di questa domenica me lo ha ricordato. Ma c’è nella mia esistenza quel correre avanti, lo strappare con le unghie della fede qualche spazio e circostanza per scorgere Gesù? Che Pasqua celebrerò, se la Quaresima non mi avrà trovato qualche volta in ginocchio, con il Vangelo aperto davanti al cuore, o lontano qualche chilometro dai miei soliti giri, alla presenza dell’unico Signore?

Può essere questo per te il momento magico della tua quaresima? Se lo Spirito ti suggerisce questo, prolunga ora, senza guardare l’orologio, il momento della ricerca di Gesù.

* * *

Gesù in ricerca

Ma voglio notare con te un’altra cosa: Zaccheo cerca Gesù perché è Gesù che per primo si è messo in ricerca di lui: "Il Figlio dell’uomo è venuto a cercare e salvare chi si era perduto".

Che cosa che ha mosso Zaccheo? non è stato il rendersi conto che Gesù passava da Gerico per cercare i peccatori, cioè anche lui? Che cosa ha "incuriosito" Zaccheo? non è stato la speranza di essere guardato e giudicato come un uomo, prima che come un peccatore?

Allora, guardando a me, scopro che vivo la stessa dinamica. Mi ritrovo peccatore (parlo di me che scrivo, non di te che leggi), perché ho ripromesso mille volte le stesse cose e non le ho mai mantenute; perché tutte le volte che mi stuzzicano mi imbestialisco; perché sono attaccato ai soldi e rischio continuamente di fare le mie scelte sulla base di quelli; ecc. ecc.

Scopro però anche che tu, Signore, non mi hai fatto mai mancare la tua fiducia. Anzi, a me così limitato hai affidato le tue cose più preziose: i tesori della tua parola e dell’Eucaristia; la tua comunità, per te carissima perché radunata con il tuo sangue.

Signore, non posso che correre verso di te, come Zaccheo. Non posso che salire sull’albero, quell’albero che mi permette di non sbilanciarmi. Non posso che lasciare a te l’iniziativa di chiamarmi, e di dirmi ancora: "Scendi subito, voglio fermarmi a casa tua!". Non è un imperativo il tuo, Signore, è il grido dell’amore appassionato di chi è venuto per cercare me, che altrimenti sarei perduto.

* * *

Vuoi provare a rileggere la tua vita alla luce dell’esperienza di Zaccheo? a trovare la tua Gerico, il tuo albero, a far memoria del richiamo amoroso che hai udito da Gesù?

Fermati allora qualche minuto, senza paura. E se Gesù ti ripeterà ancora quel "scendi", fallo con gioia, senza paura.

* * *

Zaccheo con Gesù

Ecco, ora è il momento della comunione: Zaccheo siede a mensa con Gesù, e lì accetta che la sua vita cambi.

Posso proporti, per questa quaresima, di ricercare la gioia della comunione con Cristo con l’impegno della partecipazione a una messa infra-settimanale? Nella comunità di coloro che con te sono discepoli, la grazia della Domenica si rinnoverà: gioirai, come Zaccheo, del cammino di conversione che il Signore ti fa fare; Gesù in persona gioirà per te, con te, e con tutti i tuoi, che vedranno la tua vita trasformata.

È un sogno? no, è l’esperienza di Zaccheo, grande peccatore dei primi anni della nostra era. Per l’opera dello Spirito può essere anche la tua esperienza, e non mancherà il grido di Gesù: "Oggi la salvezza è entrata in questa casa".

Buona Quaresima!

Don Paolo